La scuola di specializzazione in oncologia è un passaggio cruciale per formare medici altamente qualificati nel campo della diagnosi e del trattamento dei tumori. Questo percorso formativo, che segue la laurea in medicina, è fondamentale per sviluppare competenze avanzate nella gestione delle patologie oncologiche, dalla prevenzione alle terapie innovative.
Ma… come si diventa oncologo? E quali tipi di tumori tratta esattamente? È una disciplina che si concentra solo sull’aspetto clinico o comprende anche interventi chirurgici e radioterapici?
Come si articola il percorso formativo? È possibile fare ricerca? E in quali ambiti?
Quali sono le opportunità lavorative dopo la specializzazione?
Scopriamolo insieme! 😊
- Specializzazione oncologia: durata
- Punteggi minimi di ingresso alla Scuola di oncologia
- Scuola di oncologia: numero di borse statali
- Quanto guadagna un medico specializzando in oncologia
- Di cosa si occupa uno specializzando in oncologia
- Struttura della scuola di specializzazione in oncologia
- Sbocchi lavorativi dopo la scuola di specializzazione in oncologia
- Migliori scuole di specializzazione di oncologia in Italia
Specializzazione in oncologia: durata
Quanti anni sono necessari per diventare oncologo?
La scuola di specializzazione in oncologia ha una durata complessiva di 5 anni.
Punteggi minimi di ingresso alla scuola di oncologia
Per accedere alla scuola di specializzazione in oncologia è necessario conseguire al test SSM un punteggio non eccezionalmente alto, non rientrando tra le specializzazioni più ambite. Di seguito potete leggere i punteggi minimi estratti dalle graduatorie del test SSM degli ultimi anni:
- punteggio minimo oncologia SSM 2023: 45,25 punti;
- punteggio minimo oncologia SSM 2022: 51 punti;
- punteggio minimo oncologia SSM 2021: 64 punti;
Scuola di oncologia: numero di borse statali
Il numero di borse messe a bando per la scuola di specializzazione in oncologia varia annualmente in base alle necessità regionali. Negli ultimi anni si è notata una stabilità nel numero di borse come puoi osservare di seguito:
- numero di borse 2023 della scuola di oncologia: 351 posti;
- numero di borse 2022 della scuola di oncologia: 311 posti;
- numero di borse 2021 della scuola di oncologia: 373 posti;
Quanto guadagna uno specializzando in oncologia
Il trattamento economico è costituito da una parte fissa, uguale per tutte le specializzazioni e per tutta la durata del corso, e da una parte variabile, differenziata per tipologie di specializzazioni, per la loro durata e per anno di corso, il cui importo viene definito con apposito decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
La parte fissa annua lorda è attualmente determinata in euro 22.700,00 per ciascun anno di formazione specialistica. La parte variabile annua lorda, calcolata in modo che non ecceda il 15% di quella fissa, è determinata in euro 2.300,00 per ciascuno dei primi due anni di formazione specialistica, mentre per ciascuno dei successivi anni di formazione specialistica la stessa è determinata in euro 3.300,00 annui lordi.
Questo significa che lo stipendio di uno specializzando in oncologia sarà di:
- 1652 €/mese per i primi due anni,
- 1718 €/mese per i successivi tre, al netto dei contributi.
Di cosa si occupa uno specializzando in oncologia
L’oncologia è una disciplina che si occupa della diagnosi, trattamento e prevenzione dei tumori. Gli oncologi possono lavorare in diversi ambiti e sottospecializzazioni, che generalmente ricalcano la suddivisione di organi e apparati del nostro organismo.
Vediamone qualcuna insieme.
- Oncologia Toracica: Questa sottospecializzazione si occupa dei tumori del polmone, della pleura e del mediastino.
- Oncologia Gastrointestinale: Si focalizza sui tumori dell’apparato digerente, inclusi quelli dell’esofago, dello stomaco, del fegato, del pancreas, dell’intestino tenue e del colon-retto.
- Oncologia Ginecologica: Specializzata nei tumori dell’apparato riproduttivo femminile, come il cancro dell’ovaio, dell’utero, della cervice e della vulva. Gli oncologi ginecologici lavorano spesso in stretta collaborazione con i ginecologi e i chirurghi.
- Oncologia Mammaria: Si concentra sul cancro al seno. Gli oncologi mammari sono esperti nella diagnosi e nel trattamento di questa patologia e lavorano spesso con altri specialisti come i radiologi e i chirurghi.
- Oncologia Genitourinaria: Si occupa dei tumori del sistema genitourinario, inclusi quelli della prostata, della vescica, dei reni, dei testicoli e del pene. Gli oncologi genitourinari utilizzano trattamenti specifici per questi tipi di tumori.
- Oncologia Neuro-oncologica: Specializzata nei tumori del sistema nervoso centrale e periferico, come il glioblastoma, gliomi, meningiomi e altri tumori cerebrali e spinali. La neuro-oncologia richiede una stretta collaborazione con i neurochirurghi e i radioterapisti.
- Oncologia Pediatrica: Si occupa dei tumori nei bambini e negli adolescenti. Gli oncologi pediatrici trattano una varietà di tumori pediatrici, che spesso sono diversi da quelli che colpiscono gli adulti, e richiedono approcci terapeutici specifici.
L’oncologo medico, qualsiasi sottospecializzazione scelga, sarà anche chiamato a diventare un esperto nella gestione delle cure palliative, prestando attenzione al miglioramento della qualità della vita dei pazienti oncologici, gestendo i sintomi e fornendo supporto psicologico e sociale e accompagnandoli verso il fine vita qualora le terapie messe in atto non siano riuscite a far guarire il paziente.
Un oncologo medico deve avere una solida comprensione della genetica del cancro, includendo la distinzione tra mutazioni germinali (ereditarie) e somatiche (acquisite), nonché la funzione di oncogeni e geni oncosoppressori. Deve essere esperto in biologia molecolare, conoscendo le principali vie di segnalazione cellulare e le mutazioni specifiche dei tumori. La competenza nei test genetici e nei biomarcatori è essenziale per diagnosticare e monitorare la malattia. Inoltre, deve saper interpretare i profili genomici dei tumori per individuare target terapeutici e applicare terapie mirate e immunoterapie. Infine, deve essere in grado di fornire consulenza genetica ai pazienti riguardo a sindromi ereditarie e predisposizioni al cancro.
La ricerca in ambito oncologico è un campo dinamico e in continua evoluzione che mira a migliorare la diagnosi, il trattamento e la prevenzione del cancro. Questo ambito di ricerca è fondamentale per sviluppare nuove terapie e strategie che possano salvare vite umane e migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici.
La ricerca oncologica si suddivide principalmente in ricerca di base, clinica e traslazionale.
La prima avviene prevalentemente nei laboratori e si concentra sulla comprensione dei meccanismi biologici alla base del cancro. Gli scienziati studiano come le cellule cancerose crescono, si replicano e si diffondono nel corpo. Esaminano anche le mutazioni genetiche e i processi cellulari che causano il cancro, utilizzando tecniche avanzate di biologia molecolare, genomica e proteomica. Queste scoperte fondamentali sono essenziali per identificare nuovi target terapeutici.
Una volta che i ricercatori di base identificano potenziali nuovi trattamenti, questi vengono testati in studi clinici. Gli studi clinici sono condotti con pazienti e seguono rigorosi protocolli per valutare la sicurezza e l’efficacia delle nuove terapie.
Collega la ricerca di base alla pratica clinica, cercando di “traslare” le scoperte del laboratorio in applicazioni pratiche. Questo tipo di ricerca è essenziale per sviluppare nuovi trattamenti che possano essere utilizzati nella pratica clinica quotidiana.
Negli ultimi anni, la ricerca oncologica ha fatto passi da gigante grazie a diverse innovazioni tecnologiche e scientifiche:
- Immunoterapia: Questa terapia utilizza il sistema immunitario del paziente per combattere il cancro. I checkpoint immunitari, come gli inibitori di PD-1 e CTLA-4, hanno rivoluzionato il trattamento di vari tipi di cancro, migliorando significativamente la prognosi per molti pazienti.
- Terapie Mirate: Le terapie mirate prendono di mira specifiche mutazioni genetiche o proteine che favoriscono la crescita del tumore. Esempi includono inibitori di EGFR, ALK e BRAF, che hanno dimostrato grande efficacia in tumori con specifiche alterazioni genetiche.
- Medicina di Precisione: Questa strategia terapeutica si basa sull’analisi genomica dei tumori per sviluppare trattamenti personalizzati. Utilizzando tecniche di sequenziamento avanzate, i medici possono identificare le mutazioni specifiche del tumore di un paziente e scegliere le terapie più efficaci.
- Terapie Cellulari e Geniche: Include tecnologie come la CAR-T (Chimeric Antigen Receptor T-cell) therapy, in cui le cellule T del paziente vengono modificate geneticamente per attaccare le cellule tumorali. Questa terapia ha mostrato risultati promettenti in alcune forme di leucemia e linfoma.
Struttura della scuola di specializzazione in oncologia
Come è strutturata la scuola di specializzazione in oncologia?
Il corso di specializzazione in oncologia medica è un percorso formativo impegnativo e completo che dura generalmente cinque anni, progettato per preparare i medici a diventare esperti nella cura dei pazienti oncologici.
Durante i primi anni il medico specializzando acquisisce numerose conoscenze sui principi base e sulle tecniche di diagnosi e stadiazione dei tumori, inclusi imaging e biopsie. Acquisiscono anche una solida base di conoscenze in genetica e biologia molecolare, imparando come le mutazioni genetiche e le vie di segnalazione cellulare influenzano lo sviluppo del cancro. Inoltre, vengono introdotti ai principali trattamenti oncologici come chemioterapia, radioterapia e chirurgia, apprendendo i meccanismi d’azione dei farmaci, i protocolli di trattamento e come gestire gli effetti collaterali.
Il corso di specializzazione offre generalmente uno sguardo di insieme, ma il giovane medico sarà chiamato a scegliere una sub specializzazione di cui occuparsi principalmente nel corso degli ultimi anni di studi.
Durante tutto il corso di specializzazione, i medici partecipano a rotazioni cliniche in vari reparti oncologici, inclusi day hospital, reparti di degenza e ambulatori.
Sbocchi lavorativi dopo la scuola di specializzazione in oncologia
I medici oncologi hanno molteplici sbocchi lavorativi che permettono loro di applicare le competenze acquisite in vari ambiti professionali, in base alle loro specializzazioni e ai loro interessi personali.
- Ospedali e Cliniche: La maggior parte dei medici oncologi lavora in ospedali, sia pubblici che privati, dove gestiscono pazienti con diversi tipi di cancro. In queste strutture, possono lavorare in reparti di degenza, day hospital, ambulatori o unità di terapia intensiva oncologica. Inoltre, ci sono centri oncologici specializzati dedicati esclusivamente alla cura del cancro, che offrono trattamenti avanzati e spesso sono collegati a università o istituti di ricerca.
- Molti oncologi scelgono di dedicarsi alla ricerca, lavorando in università o istituti di ricerca per contribuire allo sviluppo di nuove terapie e migliorare la comprensione del cancro. Questi professionisti possono anche insegnare, formando la prossima generazione di medici e specializzandi in oncologia. Partecipare a studi clinici è un altro importante sbocco, in quanto consente di testare nuovi farmaci e approcci terapeutici.
- Alcuni oncologi optano per aprire il proprio studio medico, offrendo consulenze e trattamenti oncologici in un ambiente privato. Questo percorso offre maggiore autonomia e la possibilità di costruire un rapporto più personale con i pazienti.
- L’industria farmaceutica e biotecnologica offre molte opportunità per i medici oncologi, che possono contribuire allo sviluppo di nuovi farmaci e terapie. In questi ruoli, possono lavorare come consulenti, direttori di ricerca o occupare posizioni di leadership. Inoltre, la medicina di precisione è un campo in rapida crescita, in cui gli oncologi utilizzano dati genetici per creare trattamenti personalizzati.
- Gli oncologi possono anche lavorare con organizzazioni non profit e ONG, partecipando a programmi di prevenzione e screening del cancro, sensibilizzazione pubblica e supporto ai pazienti. Queste organizzazioni spesso operano a livello nazionale e internazionale, offrendo un’opportunità per fare la differenza in comunità diverse.
- Alcuni oncologi scelgono di lavorare in agenzie governative o dipartimenti di sanità pubblica, contribuendo alla regolamentazione sanitaria e allo sviluppo di politiche oncologiche. Possono anche assumere ruoli di direzione sanitaria, gestendo strutture sanitarie e reparti ospedalieri.
- Con l’avanzamento delle tecnologie digitali, la telemedicina è diventata un’opzione sempre più praticabile. Gli oncologi possono fornire consulenze e follow-up a distanza, migliorando l’accesso alle cure per i pazienti che vivono in aree remote o che hanno difficoltà a spostarsi.
Questi diversi sbocchi lavorativi consentono ai medici oncologi di scegliere un percorso che si adatta meglio alle loro passioni e competenze, garantendo allo stesso tempo un impatto significativo sulla vita dei pazienti e sul progresso della medicina oncologica.
Migliori scuole di specializzazione di oncologia in Italia
Dove studiare oncologia in Italia?
Tra le scuole di specializzazione in oncologia più rinomate abbiamo quella di Milano, città in cui ha anche sede lo IEO e l’Istituto Nazionale dei tumori, Bologna e Genova.
I punteggi per avere accesso a queste scuole sono generalmente più alti rispetto a quelli per accedere ad altre sedi.
Per avere informazioni maggiori su come si svolge la scuola di Specializzazione in una sede piuttosto che in un’altra consigliamo comunque di entrare in contatto con chi sta ancora studiando o chi ha da poco finito il percorso di studi.