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21 maggio 2025
11 minuti di lettura
Introduzione
Specializzazione in chirurgia generale: durata
Punteggi minimi di ingresso alla Scuola di chirurgia generale
Scuola di chirurgia generale: numero di borse
Quanto guadagna uno specializzando in chirurgia generale
Di cosa si occupa uno specializzando in chirurgia generale
Cosa sa fare uno specializzando in chirurgia generale quando esce dalla scuola?
Com’è strutturata la scuola di chirurgia generale
Sbocchi lavorativi per lo specializzando in chirurgia generale
Migliori scuole di chirurgia generale in Italia
Quanto dura la Specializzazione in Chirurgia Generale?
Quali sono le migliori scuole di specializzazione in chirurgia generale?
La chirurgia generale è una branca della medicina che si occupa di ogni tipo di intervento chirurgico sugli organi addominali, la mammella, la parete addominale e gli organi endocrini. Tali interventi vengono svolti in regime programmato e in emergenza.
È una disciplina estremamente varia sia in termini di possibile paziente che in termini di tipo di intervento richiesto (patologia benigna, addome acuto, oncologica etc.). Ogni chirurgo generale affronta problematiche emergenziali in autonomia e sviluppa poi delle abilità particolari nella sotto-specializzazione da lui favorita.
Infine, la specializzazione in chirurgia generale è una specialità che viene arricchita e progredisce ogni giorno grazie alla tecnologia laparoscopica, mini-invasiva e robotica, supporto costante nell’attività in sala operatoria.
In questo articolo cercheremo di darti un’overview generale su come funziona la scuola di specializzazione in chirurgia generale. Buona lettura 😊
La specializzazione in chirurgia generale ha una durata di 5 anni.
In questo quinquennio devono essere raggiunti dallo specializzando una serie di obiettivi in termini di numero di interventi da primo operatore da effettuare. Questo, in linea teorica, dovrebbe uniformare il percorso di tutti gli specializzandi in ogni scuola italiana.
Negli ultimi anni il numero delle borse di chirurgia generale si è mantenuto piuttosto costante. I punteggi medi sono abbastanza bassi. Di seguito sono indicati i punteggi minimi per borse di specialità statali (i punteggi comprendono già i punti curriculum e riguardano solo le borse statali). Di anno in anno, in base alle preferenze dei candidati e i posti disponibili per ogni sede, cambia l’ateneo più ambito.
Ecco qualche numero per orientarti:
Punteggio medio di accesso SSM 2023: 47 punti
Punteggio medio di accesso SSM 2022: 50,25 punti
Punteggio medio di accesso SSM 2021: 55,75 punti
Punteggio medio di accesso SSM 2020: 76,75 punti
Le borse sono circa il 4,5 % delle borse totali messe a disposizione ogni anno per la scuola di specializzazione in chirurgia generale.
In chirurgia generale l’aspetto pratico è fondamentale quindi l’ambiente lavorativo risulta spesso competitivo e caratterizzato da orari di lavoro estenuanti.
Per lo stile di vita che impone il lavoro da chirurgo generale, capita spesso che molte delle borse non vengano prese e la percentuale dei non immatricolati sia significativa.
Quanto guadagna uno specializzando in chirurgia generale?
Lo stipendio dello specializzando in chirurgia generale non è altro che la borsa di specialità, la quale è composta da una parte fissa ed una variabile:
Le ritenute previdenziali e assistenziali sono di 127 €.
Lo stipendio netto dello specializzando in chirurgia generale è perciò pari a:
Questo salario è analogo a quello delle altre scuole di specialità.
Il chirurgo generale si occupa della patologia acuta o cronica che può colpire il paziente adulto. Il lavoro di equipe è fondamentale in questa branca.
Altri specialisti che collaborano con il chirurgo generale sono: i chirurghi toracici, neurochirurghi, i cardiochirurghi, i ginecologi e gli ortopedici oltre agli specialisti che si occupano di clinica. Gli specialisti in ambito clinico, infatti, identificano i pazienti candidabili a trattamento chirurgico.
Il chirurgo generale può svolgere diverse attività:
Ecco un elenco di possibili attività che si svolgono nei centri italiani e quali sono le principali patologie trattate in tali contesti:
Per ridurre la parcellizzazione del lavoro medico sono stati introdotti dei mesi di mobilità in reparti diversi dal proprio ma che trovano comunque attinenza con la chirurgia generale. Questa pratica non è attiva in tutte le scuole.
Come per tutti i chirurghi al termine della specialità tali professionisti devono avere dimestichezza nell’interpretare le immagini radiologiche che sono la loro guida nel lavoro in sala operatoria. Ecco perché può essere importante dedicare qualche mese della propria formazione ad approfondire questo aspetto.
Ci sono pro e contro di ogni centro ospedaliero.
Il fatto che il Ministero abbia definito un numero minimo di interventi è un vantaggio per gli specializzandi perché in questo modo hanno un obiettivo da raggiungere ogni anno prima dell’esame per accedere all’anno successivo. Tale obiettivo formativo nel tempo li fa crescere in termini di autonomia e sicurezza.
I centri più grandi offrono una casistica più numerosa e quindi la possibilità di studiare patologie più rare. I centri più piccoli, invece, permettono di acquisire rapidamente dimestichezza nella gestione delle patologie più diffuse a livello della popolazione.
Tendenzialmente ogni scuola ha un centro principale e una serie di altri ospedali più piccoli che fanno parte della “rete formativa”.
È complesso fare un discorso generale sulla suddivisione dell’attività in base all’anno di specialità che si sta frequentando. Ogni scuola di specializzazione in chirurgia generale è un po’ a sè stante. Tendenzialmente i primi mesi sono di affiancamento e si accede più avanti alla sala operatoria.
L’autonomia nell’attività chirurgica viene acquisita di anno in anno. Alla fine del primo anno si eseguono interventi di piccola chirurgia (ernie inguinali, asportazione di cisti, appendiciti) in quasi completa autonomia nella maggior parte delle scuole di chirurgia generale.
La chirurgia oncologica e l’endoscopia sono appannaggio degli specializzandi dal 3° anno.
Gli specializzandi di ogni anno svolgono poi attività in reparto, ambulatorio e le guardie diurne/notturne. L’attività di reparto è impegnativa e prevede anche una parte di gestione burocratica ma è formativa e permette di seguire il paziente prima e dopo dell’intervento per identificare eventuali complicanze rapidamente.
In tutte le scuole sono previsti 18 mesi di mobilità da contratto – ‘extra rete’. In generale con extra rete si intende spendere alcuni mesi della scuola di specialità fuori dal proprio ateneo sia in Italia che all’estero.
Questi mesi in rete extra-formativa possono aiutare ad approfondire degli aspetti e diventare un’eccellenza nel campo di proprio interesse. Esistono delle università gemellate con il proprio polo di riferimento ma lo specializzando può domandare anche autonomamente di frequentare un centro di suo interesse. L’esperienza all’estero per questi specializzandi è fondamentale per ampliare la casistica di interventi chirurgici effettuati e per la gestione di patologie rare.
La didattica è differente nelle diverse scuole. Spesso accade che gli specializzandi più grandi trasmettano il loro sapere ai più piccoli. Gli specializzandi di chirurgia generale devono prepararsi ogni giorno per gli interventi del giorno seguente, studiare le patologie dei loro pazienti. È necessario quindi dedicare qualche ora allo studio ogni settimana! Alcune realtà hanno in programma una o più lezioni settimanali e i journal club tra specializzandi. C’è la possibilità di partecipare a corsi di perfezionamento su simulatori. In altri centri l’apprendimento avviene esclusivamente sul campo pratico.
L’esame annuale è un esame analogo a quelli universitari in alcuni centri mentre in altri viene chiesto di esporre qualche caso chirurgico particolarmente complesso incontrato durante l’anno. Non si interrompono le turnazioni in prossimità dell’esame per permettere agli specializzandi di studiare.
La mole di lavoro è ingente come in ogni scuola di specializzazione chirurgica. È un’attività impegnativa fisicamente e purtroppo molto spesso l’ambiente risulta competitivo sia tra specializzandi che tra strutturati. Lo specializzando di chirurgia ha turni di lavoro importanti; tale impegno varia a seconda del numero di guardie/mese e reperibilità/mese. Spesso si sforano le 70 ore di lavoro/settimanali.
Nella realtà degli ospedali pubblici attualmente non ci sono molti posti disponibili. Non è semplice essere assunti da neospecializzati in Italia. Il chirurgo generale ha la possibilità in ogni caso di lavorare nel privato, in ambulatorio o in centri che propongono interventi di day surgery.
Di seguito trovate un elenco delle migliori scuole di specializzazione in chirurgia generale in Italia, ovvero le scuole che esauriscono più rapidamente i posti al momento delle assegnazioni.
NB: Ti ricordiamo che al momento della scelta delle possibili sedi di interesse sarebbe bene contattare altri specializzandi che hanno intrapreso lo stesso percorso per avere un feedback diretto da loro.
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