Corsi SSM in partenza il 18 Giugno
21 maggio 2025
11 minuti di lettura
Introduzione
Specializzazione in oftalmologia: durata
Punteggi minimi di ingresso alla Scuola di Oftalmologia
Scuola di oftalmologia: numero di borse statali
Quanto guadagna uno specializzando in oftalmologia
Di cosa si occupa uno specializzando in oftalmologia
Cosa sa fare uno specializzando in oftalmologia quando esce dalla scuola?
Struttura della scuola di specializzazione in Oftalmologia
Sbocchi lavorativi dopo la scuola di specializzazione in oftalmologia
Migliori scuole di specializzazione di oftalmologia in Italia
Quanti anni per diventare oftalmologo? Quanto dura specializzazione in Oftalmologia? Che differenza c’è tra oculista e Oftalmologia?
L’oftalmologia è una branca della medicina che si occupa di prevenzione, di diagnosi e di terapia, sia medica che chirurgica, delle patologie a carico dell’occhio e dei suoi annessi.
L’oculista si prende cura di un organo di senso fondamentale per la vita di relazione, strettamente connesso con il sistema nervoso centrale.
Il paziente dell’oculista può essere sia il bambino affetto da strabismo che l’anziano affetto da cataratta. La patologia oculistica può essere acuta ma più spesso cronica come la cataratta o la degenerazione maculare senile.
L’oculista durante la visita esamina la condizione visiva del paziente tramite tecnologicamente molto avanzate; sfrutta la lampada a fessura, strumenti per misurare la capacità visita, monitora la pressione oculare, valuta l’ esame del campo visivo.
L’oftalmologia è una disciplina ricca di subspecialità: alcuni oftalmologi si dedicano solo a malattie retiniche altri a quelle corneali oppure al glaucoma o allo strabismo.
Molti oftalmologi sono specializzati in chirurgia oculare che comprende la chirurgia refrattiva, quella orbitale e quella retinica.
È una branca in forte crescita grazie allo sviluppo dell’intelligenza artificiale e di nuove tecnologie che ogni anno vengono integrate nella pratica clinica.
Quanti anni dura la specializzazione in oftalmologia?
La scuola di pecializzazione in oftalmologia ha una durata di 4 anni durante i quali devono essere effettuate dallo specializzando una serie di attività professionalizzanti (es almeno 40 interventi laser retinici, almeno 30 interventi di alta chirurgia di cui il 10% da primo operatore etc).
Questo, in linea teorica, dovrebbe uniformare il percorso di tutti gli specializzandi in ogni scuola italiana.
Negli ultimi anni il numero delle borse SSM di oftalmologia si è mantenuto piuttosto costante.
I punteggi medi SSM per entrare alla scuola di oftalmologia sono sempre stati molto elevati.
Di seguito sono indicati i punteggi minimi per borse di specialità statali (i punteggi comprendono già i punti curriculum e riguardano solo le borse statali).
Di anno in anno, in base alle preferenze dei candidati e i posti disponibili per ogni sede, cambia l’ateneo più ambito.
Punteggio medio di accesso SSM 2023: 109 punti
Punteggio medio di accesso SSM 2022: 100,25 punti
Punteggio medio di accesso SSM 2021: 102,5 punti
Punteggio medio di accesso SSM 2020: 104 punti
Le borse di oftalmologia sono circa il 1,8% delle borse totali messe a disposizione ogni anno.
Le buone possibilità di assunzione terminata la specialità e lo stile di vita che garantisce questa professione fanno sì che sia una scuola molto ambita. Tutti i soggetti dall’età pediatrica agli anziani hanno bisogno di essere visitati, almeno una volta, da un medico oculistica.
Quanto guadagna uno specializzando in oftalmologia?
Lo stipendio di uno specializzando in oftalmologia, la famosa borsa di specialità, si compone di una parte fissa ed una variabile:
Le ritenute previdenziali e assistenziali sono di 127 €.
Lo stipendio netto dello specializzando in oftalmologia è perciò pari a:
Questo salario è analogo a quello delle altre scuole di specialità.
L’oculista è uno specialista che si occupa della clinica e della chirurgia dell’occhio. Tale chirurgia è molto fine dal momento che il campo operatorio è piccolo.
Il medico è accompagnato nella pratica clinica dalla figura professionale dell’optometrista che identifica i difetti refrattivi e, tramite la prescrizione delle lenti corrette, permette di ripristinare l’efficienza visiva.
Lo specialista in oftalmologia si occupa anche degli aspetti diagnostici della patologia: un buon oculista è anche un buon ecografista, sa interpretare OCT, angioOCT, fluorangiografie etc.
L’oculista può svolgere diverse attività:
Ecco un elenco di possibili attività che si svolgono nei centri italiani e quali sono le principali patologie trattate in tali contesti:
Ci sono pro e contro di ogni centro ospedaliero.
Il fatto che il Ministero abbia definito un numero minimo di interventi è un vantaggio per gli specializzandi perché in questo modo hanno un obiettivo reale da raggiungere ogni anno prima dell’esame per accedere all’anno successivo. Tale obiettivo formativo nel tempo fa crescere gli specializzandi in termini di autonomia e sicurezza.
I centri più grandi offrono una casistica più numerosa e quindi la possibilità di studiare patologie più rare. I centri più piccoli, invece, permettono di acquisire rapidamente dimestichezza nella gestione delle patologie più diffuse a livello della popolazione.
Tendenzialmente ogni scuola ha un centro principale e una serie di altri ospedali più piccoli che fanno parte della “rete formativa”.
È complesso fare un discorso generale sulla suddivisione dell’attività in base all’anno di specialità che si sta frequentando. Ogni scuola è un po’ a sè stante. Tendenzialmente i primi mesi sono di affiancamento e si accede più avanti alla sala operatoria.
Nel primo biennio si eseguono: attività clinica di base (ambulatorio generale, ambulatorio cataratta e glaucoma) e supporto all’attività in sala operatoria. Come in ogni scuola di specialità il primo anno è quello più impegnativo sia per mole di lavoro sia per necessità di approfondire a casa quando imparato durante la giornata.
Dal terzo anno: ambulatori più specialistici e maggiore autonomia in sala operatoria. In questa fase lo specializzando identifica una sottospecializzazione a cui dedicarsi maggiormente.
In tutte le scuole sono previsti 18 mesi di mobilità da contratto – ‘extra rete’. In generale con extra rete si intende spendere alcuni mesi della scuola di specialità fuori dal proprio ateneo sia in Italia che all’estero. Questi mesi in rete extra-formativa possono aiutare ad approfondire degli aspetti e diventare un’eccellenza nel campo di proprio interesse. Esistono delle università gemellate con il proprio polo di riferimento ma lo specializzando può domandare anche autonomamente di frequentare un centro di suo interesse. L’esperienza all’estero per questi specializzandi è fondamentale per ampliare la casistica di interventi chirurgici effettuati e per la gestione di patologie rare.
La didattica è differente nelle diverse scuole di specializzazione. Spesso accade che gli specializzandi più grandi trasmettano il laro sapere ai più piccoli. È necessario dedicare qualche ora allo studio ogni settimana. Alcune realtà hanno in programma una o più lezioni settimanali e i journal club tra specializzandi. C’è la possibilità di partecipare a corsi di perfezionamento. In altri centri l’apprendimento avviene esclusivamente sul campo pratico.
L’esame annuale è un esame analogo a quelli universitari in alcuni centri mentre in altri viene chiesto di esporre qualche caso chirurgico particolarmente complesso incontrato durante l’anno. Non si interrompono le turnazioni in prossimità dell’esame per permettere agli specializzandi di studiare.
La mole di lavoro è meno significativa che nelle altre specialità chirurgiche. Attualmente per l’alto numero di pensionamenti, ci sono buone possibilità di assunzione negli ospedali pubblici.
L’oculista ha ottime possibilità di lavorare nel privato fin da neospecializzzato, in ambulatorio o in centri che propongono interventi di day surgery. È uno specialista dove spesso il paziente si reca privatamente anche per un uso culturale.
Al momento della scelta delle possibili sedi di interesse sarebbe bene contattare altri specializzandi in oftalmologia che hanno intrapreso lo stesso percorso per avere un feedback diretto da loro su come funziona la scuola di interesse. Di seguito trovate un elenco delle scuole che esauriscono più rapidamente i posti al momento delle assegnazioni.
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