Quanto dura la Specializzazione in Chirurgia Generale?
Quali sono le migliori scuole di specializzazione in chirurgia generale?
La chirurgia generale è una branca della medicina che si occupa di ogni tipo di intervento chirurgico sugli organi addominali, la mammella, la parete addominale e gli organi endocrini. Tali interventi vengono svolti in regime programmato e in emergenza.
È una disciplina estremamente varia sia in termini di possibile paziente che in termini di tipo di intervento richiesto (patologia benigna, addome acuto, oncologica etc.). Ogni chirurgo generale affronta problematiche emergenziali in autonomia e sviluppa poi delle abilità particolari nella sotto-specializzazione da lui favorita.
Infine, la specializzazione in chirurgia generale è una specialità che viene arricchita e progredisce ogni giorno grazie alla tecnologia laparoscopica, mini-invasiva e robotica, supporto costante nell’attività in sala operatoria.
In questo articolo cercheremo di darti un’overview generale su come funziona la scuola di specializzazione in chirurgia generale. Buona lettura 😊
- Specializzazione in chirurgia generale: durata
- Punteggi minimi di ingresso alla Scuola di chirurgia generale
- Scuola di chirurgia generale: numero di borse statali
- Quanto guadagna un medico specializzando in chirurgia generale
- Di cosa si occupa uno specializzando in chirurgia generale
- Cosa sa fare uno specializzando in chirurgia generale quando esce dalla scuola
- Com’è strutturata la scuola di chirurgia generale
- Sbocchi lavorativi per lo specializzando in chirurgia generale
- Migliori scuole di specializzazione di chirurgia generale in Italia
Specializzazione in chirurgia generale: durata
La specializzazione in chirurgia generale ha una durata di 5 anni.
In questo quinquennio devono essere raggiunti dallo specializzando una serie di obiettivi in termini di numero di interventi da primo operatore da effettuare. Questo, in linea teorica, dovrebbe uniformare il percorso di tutti gli specializzandi in ogni scuola italiana.
Punteggi minimi di ingresso alla Scuola di chirurgia generale
Negli ultimi anni il numero delle borse di chirurgia generale si è mantenuto piuttosto costante. I punteggi medi sono abbastanza bassi. Di seguito sono indicati i punteggi minimi per borse di specialità statali (i punteggi comprendono già i punti curriculum e riguardano solo le borse statali). Di anno in anno, in base alle preferenze dei candidati e i posti disponibili per ogni sede, cambia l’ateneo più ambito.
Ecco qualche numero per orientarti:
- Punteggio minimo di accesso SSM 2023 Perugia 101,75 punti (la scuola di chirurgia generale più ambita nel 2023!)
- Punteggio minimo di accesso SSM 2023 Catanzaro: 17,5 punti
Punteggio medio di accesso SSM 2023: 47 punti
- Punteggio minimo di accesso SSM 2022 Milano Humanitas 103,5 punti (la scuola di chirurgia generale più ambita nel 2022!)
- Punteggio minimo di accesso SSM 2022 Genova: 17 punti
Punteggio medio di accesso SSM 2022: 50,25 punti
- Punteggio minimo di accesso SSM 2021 Milano Humanitas: 100,5 punti (la scuola di chirurgia generale più ambita nel 2021!)
- Punteggio minimo di accesso SSM 2021 Udine: 31,5 punti
Punteggio medio di accesso SSM 2021: 55,75 punti
- Punteggio minimo di accesso SSM 2020 Milano Humanitas 100,75 punti (la scuola di chirurgia generale più ambita nel 2023!)
- Punteggio minimo di accesso SSM 2020 Foggia/Sassari/Vanvitelli: 68,75 punti
Punteggio medio di accesso SSM 2020: 76,75 punti
Scuola di chirurgia generale: numero di borse
Le borse sono circa il 4,5 % delle borse totali messe a disposizione ogni anno per la scuola di specializzazione in chirurgia generale.
In chirurgia generale l’aspetto pratico è fondamentale quindi l’ambiente lavorativo risulta spesso competitivo e caratterizzato da orari di lavoro estenuanti.
Per lo stile di vita che impone il lavoro da chirurgo generale, capita spesso che molte delle borse non vengano prese e la percentuale dei non immatricolati sia significativa.
- 2023: 724 borse
- 2022: 649 borse
- 2021: 801 borse
- 2020: 673 borse
Quanto guadagna uno specializzando in chirurgia generale
Quanto guadagna uno specializzando in chirurgia generale?
Lo stipendio dello specializzando in chirurgia generale non è altro che la borsa di specialità, la quale è composta da una parte fissa ed una variabile:
- Parte fissa: 1630,72 €
- Parte variabile: 165,26 € (I e II anno), 237,08 € (dal III al V anno)
Le ritenute previdenziali e assistenziali sono di 127 €.
Lo stipendio netto dello specializzando in chirurgia generale è perciò pari a:
- 1652,29 € I e II anno
- 1718,35 € III, IV, V anno
Questo salario è analogo a quello delle altre scuole di specialità.
Di cosa si occupa uno specializzando in chirurgia generale
Il chirurgo generale si occupa della patologia acuta o cronica che può colpire il paziente adulto. Il lavoro di equipe è fondamentale in questa branca.
Altri specialisti che collaborano con il chirurgo generale sono: i chirurghi toracici, neurochirurghi, i cardiochirurghi, i ginecologi e gli ortopedici oltre agli specialisti che si occupano di clinica. Gli specialisti in ambito clinico, infatti, identificano i pazienti candidabili a trattamento chirurgico.
Il chirurgo generale può svolgere diverse attività:
- Sala operatoria per interventi programmati, in day surgery o in urgenza
- Reparto di degenza di chirurgia
- Endoscopia digestiva
- Ambulatori (prime visite chirurgica per valutare la necessità di un intervento, follow up post-operatorio per la medicazione delle ferite chirurgiche etc)
- Guardia diurna o notturna (consulenze chirurgiche per altri reparti o pronto soccorso) e reperibilità (nel weekend o notturne)
Ecco un elenco di possibili attività che si svolgono nei centri italiani e quali sono le principali patologie trattate in tali contesti:
- Chirurgia della mammella: Patologia benigna e maligna a carico della mammella.
- Chirurgia bariatrica: Trattamento chirurgico di obesità patologica e delle malattie metaboliche.
- Chirurgia epatobiliopancreatica: Colecistiti, Colelitiasi, Cisti epatiche, malformazioni vascolari e tumori epatici benigni/maligni, Tumori pancreatici.
- Chirurgia di parete: Ernie addominali e altre patologie della parete addominale.
- Chirurgia ambulatoriale-piccoli interventi di dermatologia in day hospital.
- Chirurgia degli organi endocrini: Patologia benigna e maligna a carico di surreni, tiroide, paratiroidi.
- Chirurgia digestiva: Diverticolite, appendicite, Volvoli, fecalomi, Emorragie digestive, Reflusso gastro esofageo, ernie iatali, ernie strozzate diverticoli esofagei, Malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD, Infiammatory Bowel Disease: morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa).
- Chirurgia dei trapianti
- Chirurgia proctologica
- Chirurgia oncologica: Tumori benigni e maligni del colon e retto, esofago e stomaco e Tumori maligni del piccolo intestino inclusi i NET (tumori neuro-endocrini).
- Chirurgia del politrauma
- Tronco comune: chirurgia toracica, vascolare, medicina d’urgenza, anestesia, breast unit, radiologia…
Per ridurre la parcellizzazione del lavoro medico sono stati introdotti dei mesi di mobilità in reparti diversi dal proprio ma che trovano comunque attinenza con la chirurgia generale. Questa pratica non è attiva in tutte le scuole.
Come per tutti i chirurghi al termine della specialità tali professionisti devono avere dimestichezza nell’interpretare le immagini radiologiche che sono la loro guida nel lavoro in sala operatoria. Ecco perché può essere importante dedicare qualche mese della propria formazione ad approfondire questo aspetto.
- Ricerca: La ricerca varia in base agli interessi dei poli universitari. La ricerca e le pubblicazioni nobilitano il curriculum e sono un mezzo per approfondire aspetti della materia. Nell’ambito della ricerca rientra anche la possibilità di partecipare a congressi nazionali e internazionali che è tendenzialmente promossa dai direttori di scuola di specialità.
Cosa sa fare uno specializzando in chirurgia generale quando esce dalla scuola?
Ci sono pro e contro di ogni centro ospedaliero.
Il fatto che il Ministero abbia definito un numero minimo di interventi è un vantaggio per gli specializzandi perché in questo modo hanno un obiettivo da raggiungere ogni anno prima dell’esame per accedere all’anno successivo. Tale obiettivo formativo nel tempo li fa crescere in termini di autonomia e sicurezza.
I centri più grandi offrono una casistica più numerosa e quindi la possibilità di studiare patologie più rare. I centri più piccoli, invece, permettono di acquisire rapidamente dimestichezza nella gestione delle patologie più diffuse a livello della popolazione.
Tendenzialmente ogni scuola ha un centro principale e una serie di altri ospedali più piccoli che fanno parte della “rete formativa”.
Com’è strutturata la scuola di chirurgia generale
È complesso fare un discorso generale sulla suddivisione dell’attività in base all’anno di specialità che si sta frequentando. Ogni scuola di specializzazione in chirurgia generale è un po’ a sè stante. Tendenzialmente i primi mesi sono di affiancamento e si accede più avanti alla sala operatoria.
L’autonomia nell’attività chirurgica viene acquisita di anno in anno. Alla fine del primo anno si eseguono interventi di piccola chirurgia (ernie inguinali, asportazione di cisti, appendiciti) in quasi completa autonomia nella maggior parte delle scuole di chirurgia generale.
La chirurgia oncologica e l’endoscopia sono appannaggio degli specializzandi dal 3° anno.
Gli specializzandi di ogni anno svolgono poi attività in reparto, ambulatorio e le guardie diurne/notturne. L’attività di reparto è impegnativa e prevede anche una parte di gestione burocratica ma è formativa e permette di seguire il paziente prima e dopo dell’intervento per identificare eventuali complicanze rapidamente.
In tutte le scuole sono previsti 18 mesi di mobilità da contratto – ‘extra rete’. In generale con extra rete si intende spendere alcuni mesi della scuola di specialità fuori dal proprio ateneo sia in Italia che all’estero.
Questi mesi in rete extra-formativa possono aiutare ad approfondire degli aspetti e diventare un’eccellenza nel campo di proprio interesse. Esistono delle università gemellate con il proprio polo di riferimento ma lo specializzando può domandare anche autonomamente di frequentare un centro di suo interesse. L’esperienza all’estero per questi specializzandi è fondamentale per ampliare la casistica di interventi chirurgici effettuati e per la gestione di patologie rare.
La didattica è differente nelle diverse scuole. Spesso accade che gli specializzandi più grandi trasmettano il loro sapere ai più piccoli. Gli specializzandi di chirurgia generale devono prepararsi ogni giorno per gli interventi del giorno seguente, studiare le patologie dei loro pazienti. È necessario quindi dedicare qualche ora allo studio ogni settimana! Alcune realtà hanno in programma una o più lezioni settimanali e i journal club tra specializzandi. C’è la possibilità di partecipare a corsi di perfezionamento su simulatori. In altri centri l’apprendimento avviene esclusivamente sul campo pratico.
L’esame annuale è un esame analogo a quelli universitari in alcuni centri mentre in altri viene chiesto di esporre qualche caso chirurgico particolarmente complesso incontrato durante l’anno. Non si interrompono le turnazioni in prossimità dell’esame per permettere agli specializzandi di studiare.
Sbocchi lavorativi per lo specializzando in chirurgia generale
La mole di lavoro è ingente come in ogni scuola di specializzazione chirurgica. È un’attività impegnativa fisicamente e purtroppo molto spesso l’ambiente risulta competitivo sia tra specializzandi che tra strutturati. Lo specializzando di chirurgia ha turni di lavoro importanti; tale impegno varia a seconda del numero di guardie/mese e reperibilità/mese. Spesso si sforano le 70 ore di lavoro/settimanali.
Nella realtà degli ospedali pubblici attualmente non ci sono molti posti disponibili. Non è semplice essere assunti da neospecializzati in Italia. Il chirurgo generale ha la possibilità in ogni caso di lavorare nel privato, in ambulatorio o in centri che propongono interventi di day surgery.
Migliori scuole di chirurgia generale in Italia
Di seguito trovate un elenco delle migliori scuole di specializzazione in chirurgia generale in Italia, ovvero le scuole che esauriscono più rapidamente i posti al momento delle assegnazioni.
NB: Ti ricordiamo che al momento della scelta delle possibili sedi di interesse sarebbe bene contattare altri specializzandi che hanno intrapreso lo stesso percorso per avere un feedback diretto da loro.
- Milano Humanitas: struttura all’avanguardia che offre una casistica molto ampia in ogni campo. Buona possibilità di pubblicazioni e di fare esperienze all’esterno.
- Milano Statale: ottima scuola. Possibilità di ruotare in rete formativa su circa 50 strutture. Si cambia sede ogni 6 mesi/1 anno. Possibilità di fare anche chirurgia dei traumi.
- Milano San Raffaele: rotazioni frequenti tra i servizi di chirurgia del pancreas, epatica, gastro. Buona possibilità di pubblicazione.
- Firenze: patologia della tiroide, colon stomaco
- Bologna: buona chirurgia d’urgenza, tumori del colon retto e malattie infiammatorie croniche intestinali
- Roma-Gemelli: buona chirurgia epatica e del pancreas.
- Roma-Sapienza: patologia oncologica ed epatobiliare
- Torino: laparoscopia, trapianto epatico, trapianti cominati fegato-pancreas e fegato-rene
- Napoli-Federico II: chirurgia delle malattie infiammatorie croniche intestinali, patologia della tiroide, chirurgia bariatrica.