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5 giugno 2025
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Cos’è la Continuità Assistenziale?
Cosa fa il medico di Continuità Assistenziale?
Cosa e chi può arrivare in ambulatorio?
Guardia medica orari
Le visite domiciliari
Le consulenze telefoniche
I pazienti della Continuità Assistenziale
Come diventare guardia medica: Come lavorare in continuità assistenziale
Come funziona il contratto di Continuità Assistenziale
Come funzionano le guardie mediche?
Come lavorare in continuità assistenziale?
La Guardia Medica, meglio nota come Continuità Assistenziale, è un servizio territoriale che copre tutte le situazioni di malattia non urgenti che non possono essere rinviate al giorno successivo al Medico curante.
Il servizio di continuità assistenziale imita e ricalca in parte il lavoro del Medico di Medicina Generale: sono presenti sul territorio uno o più ambulatori in cui il Medico di Continuità Assistenziale opera, effettuando visite ambulatoriali e consulenze telefoniche.
Quando richiesto, per pazienti non deambulanti e non trasportabili, è possibile/necessario recarsi a domicilio del paziente che ha contattato il Servizio e che necessita una valutazione medica.
Cosa può fare la guardia medica?
Da indicazione ASL/ULSS/Regione il Medico di Continuità Assistenziale deve effettuare:
Cosa significa e che risvolti ha tutto questo nella vita vera?
Il Medico di Continuità assistenziale ha sostanzialmente 3 grossi ambiti su cui opera:
In ambulatorio il Medico riceve i pazienti che afferiscono al servizio garantendo una consulenza medica.
Qualunque paziente che necessita di una visita medica: paziente con algia addominale, tosse, edemi declivi, cefalea, traumi lievi e qualunque altra condizione medica per cui ritiene di dover essere visitato/medicato ecc…
Accedono in ambulatorio però anche:
Generalmente l’accesso all’ambulatorio della guardia medica è libero, per cui non è necessario prendere un appuntamento.
In alcune Regioni prima di recarsi nell’ambulatorio i pazienti devono avvisare effettuando un primo triage telefonico.
Il servizio di continuitià assistenziale è attivo nei giorni e negli orari in cui non è reperibile il Medico di Medicina Generale (MMG):
Attenzione: in alcune Regioni anche nelle giornate di Sabato e prefestivi la Continuità Assistenziale apre il servizio alle 08.00 del mattino.
Per i pazienti che non possono recarsi in ambulatorio perché non deambulanti e non trasportabili è necessario effettuare una visita domiciliare.
In tal caso il Medico si organizza con i Colleghi per non lasciare scoperto l’ambulatorio o, se solo, gestisce i pazienti presenti lasciando solo temporaneamente la sede per recarsi a domicilio del paziente.
Dal punto di vista medico-legale le visite domiciliari del medico di continuità assistenziale sono quelle più rischiose: non di rado capita di ritrovarsi in situazioni che necessitano dell’intervento del 118 o che con difficoltà possono essere risolte con i mezzi a disposizione.
Cercare di evitare a tutti i costi le domiciliari è una pratica diffusa ma rischiosa e imprudente!
A seconda della sede di Continuità Assistenziale cambia la modalità con cui ci si reca a domicilio del paziente:
Al termine della visita domiciliare e rientrato in sede, il Medico compila i moduli necessari e il gestionale dedicato per poi riprendere la propria attività ambulatoriale.
La maggior parte dell’attività della Continuità Assistenziale è tuttavia rappresentata dalle consulenze telefoniche.
Tra tutte le attività questa è quella che più impegna e stressa il medico di continuità assistenziale: i pazienti contattano il servizio per qualunque dubbio, di qualunque tipo, talvolta pretendendo una risposta completa e precisa nonostante non si conosca il paziente.
È dunque di fondamentale importanza saper discriminare tutti i casi che richiedono maggiore attenzione ed eventualmente una visita medica anche se non richiesta, rispetto a condizioni differibili che si possono gestire velocemente per telefono.
Infarti, TEP, TVP, addomi acuti, sintomi neurologici anche importanti spesso chiamano il servizio di Continuità Assistenziale, magari minimizzando i sintomi per evitare il ricovero. Queste situazioni sono le più complesse da gestire e devono essere indagate e intercettate con attenzione!
La richiesta più strana che abbiamo ricevuto?
Una paziente che per il marito gestiva il dosaggio del beta bloccante mediante la valutazione della FC con il saturimetro… ma il problema alle 2 di notte di Ferragosto era come gestire la posologia sempre del beta bloccante del cane cardiopatico in quanto il saturimetro non funzionava sulla zampetta 🌝
Chi afferisce al servizio di continuità assistenzialesono ovviamente i pazient di tutti i tipi: uomini o donne, di qualunque etnia, italiani e non, qualunque background sociale e soprattutto… di qualunque età!
Hai capito bene può capitare di visitare anche i bambini ed eventualmente anche i neonati.
Esiste tuttavia una legge non scritta per cui i neonati in realtà tendono ad essere reindirizzati all’ospedale pediatrico di zona… questo non è possibile purtroppo in tutte le realtà, soprattutto nelle sedi più disperse.
Come già accennato i pazienti possono o venire in ambulatorio o contattare il Medico telefonicamente.Fino a qualche anno fa era presente un numero diverso per ogni zona territoriale che il paziente doveva chiamare per parlare con il Medico.
Recentemente, soprattutto nelle grandi città è stato istituito un numero unico (116117) che i pazienti chiamano per afferire al servizio: ricevono risposta da un operatore laico che effettua una prima scrematura delle chiamate, individua la zona di appartenenza e infine mette il paziente in attesa per parlare con il Medico.
Come si diventa medico di Continuità Assistenziale?
Per entrare in Continuità Assistenziale basta essere un medico abilitato e richiedere le credenziali per poter emettere certificati di Malattia INPS.
Al contrario, le qualità che deve avere un medico di Continuità Assistenziale sono molteplici ma possono essere riassunte in tre macrocategorie:
👉Ti consigliamo di acquistare il Mini Medico, il libro per eccellenza per la Continuità Assistenziale, riferimento in molte regioni per i medici di guardia, grazie alla sua facilità di utilizzo, precisione dei contenuti e completezza nelle terapie e nei dosaggi di tutti i farmaci che incontrerai.
👉Altrettanto utili possono essere un abbonamento ad UpToDate (c.a. 600€/anno) o DymanedPlus (c.a. 350€/anno) che per la loro completezza sono leader nei contenuti mobile.
Per poter diventare Guardia Medica / Medico di Continuità Assistenziale è necessario iscriversi all’apposito bando regionale che esce ogni anno ed eventualmente in caso di carenza di medici anche più volte durante lo stesso anno; verrà in seguito stilata la graduatoria relativa al bando e di conseguenza verranno conferiti gli incarichi.
Il contratto è Regionale per cui varia a seconda della sede in cui si intende operare.
Generalmente il contratto di Continuità Assistenziale può prevedere un impegno di 6, 12 o 24 ore settimanali; i turni non sono fissi ma vengono stilati di mese in mese in base alle disponibilità indicate dai Colleghi.
Quanto viene pagato un medico di continuità assistenziale?
Il compenso previsto per il medico di continuità assistenziale si aggira tra i 20-25€ l’ora lordi, con un lieve surplus di 5-7€ nei giorni festivi, variabile da Regione a Regione. Questo significa che un medico di continuità assistenziale guadagna circa 1700-1855 € netti al mese.
Il regime fiscale con cui lavorare sarà una tua scelta, se sarai in regime forfettario ti converrà con facilità il regime in partita iva.
Diverso per coloro che decideranno di optare per il contratto da dipendenti a tempo indeterminato che permette in alcune regioni di essere assunti dall’ASL con un totale di 38h settimanali e un compenso lordo annuo di ca 36K-40K divisi in 12 mensilità.Questo contratto non è compatibile con i percorsi di specialità.
Esistono delle altre incompatibilità?
Si anche se limitate… è possibile fare il Medico di Continuità Assistenziale sia durante la Specialità (massimo 60h al mese) che durante il Corso di Formazione Specifico in Medicina Generale.
Inoltre, l’incarico è compatibile con il lavoro di Medico di Medicina Generale e Pediatra di Libera Scelta ma fino ad un numero massimo di assistiti a proprio carico (diverso in ogni regione).
Complessivamente, qualunque sia la Regione o l’ambito in cui deciderai di fare la “Guardia” ricordati che anche un semplice consiglio preciso e mirato è importante per il paziente e che in ogni ambito la tua professionalità e coscienziosità farà la differenza.
In bocca al lupo!
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